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Scopri i 5 borghi più belli della Francia

La Francia è una delle destinazioni più ambite dai turisti di tutto il mondo, grazie al suo patrimonio culturale unico, la sua antichissima storia e la sua bellezza impareggiabile. Nell’immaginario comune la Francia è rappresentata dalla sua spettacolare capitale, ma il Paese è costellato da graziosi borghi medievali, ideali per rilassarsi lontano dalla folla e dal caos della Ville Lumière.

1- Mont Saint-Michel

Mont Saint-Michel è un suggestivo isolotto dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Parliamo del sito turistico più frequentato della Normandia e, dopo Parigi, dell’intera Francia.

Diversamente da quanto accade in altri borghi francesi, qui, a causa della sua fama mondiale, è difficile non trovare turisti intenti a fotografare questa meraviglia dell’architettura e della natura.
L’abbazia e il piccolo borgo, infatti, sorgono sopra un isolotto nel cuore di una baia invasa dalle maree più grandi d’Europa, circondata da sabbie mobili e accessibile solo attraverso una passerella che collega l’isola alla terraferma. Mont Saint-Michel è bello sempre, ma di sera il suo fascino regala pura magia.

2- Saint Paul De Vence

Saint Paul de Vence è un romantico villaggio medievale nei pressi di Nizza, con stradine di ciottoli, case pittoresche, piazze nascoste, fontane e scorci meravigliosi.

Qui è possibile trovare numerose gallerie d’arte e botteghe artigiane, perché il borgo è da tempo frequentato da artisti e pittori. Imperdibile per gli appassionati d’arte, una visita alla fondazione Maeght, il museo che custodisce opere di Chagall, Matisse, Mirò. L’ideale qui è passeggiare lungo le mura che racchiudono il paesino per ammirare la vista sulla vallata fino al mare.

3- Ètretat

Étretat è un borgo di mare incastonato tra le falesie che offre un paesaggio da cartolina. Situato nella cosiddetta Costa dell’Alabastro, un’area con scogliere bianche come il latte, il borgo è circondato da prati verdissimi accarezzati da un vento sempre costante e dal mare che regala vedute mozzafiato.

Amata da molti artisti e scrittori che hanno lasciato il cuore tra i suoi vicoli, Étretat era particolarmente apprezzata da Guy de Maupassant che soprannominò la falesia di Aval “una proboscide che si getta nel mare”. La costa è splendida al tramonto, quando le rocce si tingono di rosa e arancione e regalano uno spettacolo straordinario.

4- Gordes

Siamo a Gordes: sterminati campi di lavanda, casette in pietra, abbazie medievali e un magnifico castello. Sembra una fiaba, invece si tratta di uno dei borghi più belli di Francia, immerso nello splendido paesaggio della Provenza.
Appollaiato su una roccia, Gordes è un labirinto di strade di pietra dove perdersi nelle belle giornate estive per ammirare i suoi panorami da cartolina. L’atmosfera che si respira in questo villaggio è talmente unica, che in passato è stato scelto come set del film “Un’ottima annata” con Russel Crowe.

5- Èze

Èze è una vera e propria tavolozza di colori. Una romantica cittadina dalla storia antica che regala panorami spettacolari sulla Costa Azzurra e la macchia mediterranea che la circonda. Vicoli in pietra, panorami sul mare, cactus, gelsomini, fiori colorati, chiese medievali, castelli e giardini rigogliosi: Èze è talmente bella che quasi non sembra vera. È uno dei borghi più belli della Francia del sud, da visitare in primavera, quando la natura è in fiore e tinge la città di mille sfumature.

A Èze è possibile percorrere il sentiero di Nietzsche che collega Èze Village a Èze sur Mer. È un cammino così spettacolare che si dice abbia inspirato il filosofo nella scrittura di molte sue opere.

298 Comments

  • By Qlgdzw
    Posted 23 Agosto 2024 at 10:11
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  • By Hswkon
    Posted 23 Agosto 2024 at 18:48
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  • By Eugenegok
    Posted 25 Agosto 2024 at 2:49
    Rispondi

    Tiny shards of plastic are increasingly infiltrating our brains, study says
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    Human brain samples collected at autopsy in early 2024 contained more tiny shards of plastic than samples collected eight years prior, according to a preprint posted online in May. A preprint is a study which has not yet been peer-reviewed and published in a journal.

    “The concentrations we saw in the brain tissue of normal individuals, who had an average age of around 45 or 50 years old, were 4,800 micrograms per gram, or 0.5% by weight,” said lead study author Matthew Campen, a regents’ professor of pharmaceutical sciences at the University of New Mexico in Albuquerque.
    “Compared to autopsy brain samples from 2016, that’s about 50% higher,” Campen said. “That would mean that our brains today are 99.5% brain and the rest is plastic.”

    That increase, however, only shows exposure and does not provide information about brain damage, said Phoebe Stapleton, an associate professor of pharmacology and toxicology at Rutgers University in Piscataway, New Jersey, who was not involved in the preprint.

    “It is unclear if, in life, these particles are fluid, entering and leaving the brain, or if they collect in neurological tissues and promote disease,” she said in an email. “Further research is needed to understand how the particles may be interacting with the cells and if this has a toxicological consequence.”

    The brain samples contained 7% to 30% more tiny shards of plastic than samples from the cadavers’ kidneys and liver, according to the preprint.

    “Studies have found these plastics in the human heart, the great blood vessels, the lungs, the liver, the testes, the gastrointestinal tract and the placenta,” said pediatrician and biology professor Dr. Philip Landrigan, director of the Program for Global Public Health and the Common Good and the Global Observatory on Planetary Health at Boston College.

    “It’s important not to scare the hell out of people, because the science in this space is still evolving, and nobody in the year 2024 is going to live without plastic,” said Landrigan, who was not involved with the preprint.

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